Il festival dedicato a libri e autori nelle ville venete è ospite in Cantina Costalunga
Nella sua settima edizione, con un considerevole numero di serate di successo sulle spalle, la rassegna che fa incontrare autori e lettori negli splendidi contesti delle ville venete ha incluso anche la nostra gemma quattrocentesca tra i luoghi dedicati ad ospitare una delle loro celebri presentazioni di libri.
L’architettura stessa della villa, con i suoi annessi rurali che circondano la storica corte a selese, ben si presta a creare un’ambiente accogliente per ospitare eventi all’aperto, offrendo anche una magnifica vista sui pendii dei Colli Berici che intorno ad essa costituiscono un naturale e verdeggiante anfiteatro.
Il festival letterario di Villeggendo nasce nel 2015 e negli anni ha dato spazio anche a celebrità come l’attrice scrittrice Chiara Francini, l’attrice scrittrice Veronica Pivetti e il cantante scrittore Ermal Meta, distinguendosi non solo per il vincente connubio tra architettura e letteratura, ma anche per la capacità di creare eventi che suscitino il sempre crescente interesse del pubblico, portando alla possibilità di coinvolgere autori sempre più noti e quindi avvicinando nuovi lettori e così via, in un circolo virtuoso che sottolinea quanto importante sia dedicarsi a valorizzare la ricchezza culturale e storica del nostro territorio.
E quando si parla di storia è inevitabile affrontare anche le vicende politiche che ne sono parte intrinseca e tante volte l’hanno influenzata cambiandone significativamente il corso. Questo è stato il tema della serata che abbiamo ospitato presso la nostra Villa il 22 Giugno, grazie all’incontro con Angelo Panebianco e Massimo Teodori, docenti universitari e storici, autori del libro “La parabola della Repubblica. Ascesa e declino dell’Italia liberale”, edito da Solferino. La loro pubblicazione si interroga infatti su come si sarebbe potuta evolvere la storia della nostra penisola se figure significative come Pietro Gobbetti, Giovanni Amendola, Carlo Rosselli e Giacomo Matteotti non fossero state assassinate dal regime fascista, lasciando tra gli antifascisti dei vuoti politici che hanno influenzato considerevolmente la storia successiva della Repubblica.
Il dialogo con gli autori si è svolto in presenza con Angelo Panebianco e virtualmente con Massimo Teodori – il quale nonostante degli improvvisi problemi personali è comunque riuscito a partecipare alla serata – ed è stato seguito dagli interventi del sindaco di Castegnero Marco Montan, del vicesindaco e assessore alla cultura Luca Finello e naturalmente dai ringraziamenti conclusivi da parte nostra, per poi procedere con un momento dedicato alle firme dei libri da parte di Panebianco e infine una breve degustazione dei vini della nostra Cantina, in particolare il nostro Gheorgòs che derivando dal vitigno autoctono del Tai Rosso è uno dei più rappresentativi dei Colli berici.
Per chi volesse vedere le foto della serata, abbiamo pubblicato un post su Instagram e un album su Facebook con i nostri scatti, mentre l’album ufficiale a cura di Giuliana Faedo è disponibile qui. Il Festival però non si è ancora concluso e chi volesse prendere parte a una delle loro suggestive serate nelle splendide Ville del veneto può accedere da qui al calendario con i prossimi appuntamenti!
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